window.dataLayer = window.dataLayer || []; function gtag(){dataLayer.push(arguments);} gtag('js', new Date()); gtag('config', 'G-416XV357TH');
		
				
		
04/04/23

Case green, Proxigas: UE consideri le peculiarià dei Paesi membri per realizzare i target ambientali

3 minuti
Condividi

Roma, 4 aprile 2023 – “La legislazione europea dovrebbe creare un contesto che abiliti ogni Paese membro a realizzare i target ambientali secondo la traiettoria e il percorso che più si adatta alle sue peculiarità”. E’ quanto dichiara Proxigas, l’associazione di riferimento del settore gas, nel corso dell’audizione alla Commissione XIV della Camera dei Deputati in merito alla Comunicazione della Commissione Europea “Applicare il diritto dell’UE per un’Europa dei risultati”.
“Serve un nuovo approccio della legislazione europea che superi la logica dell’esclusività a favore della complementarietà e della sinergia dei diversi comparti energetici – aggiunge l’associazione – con l’obiettivo di costruire un percorso di transizione energetica realmente attuabile in un’ottica di neutralità tecnologica, ovvero facendo leva sulle soluzioni già a disposizione e contemporaneamente sostenendo l’innovazione tecnologica e lo sviluppo industriale”. L’Associazione si sofferma sulla proposta di direttiva europea in materia di prestazione energetica degli edifici, nota come Direttiva Case Green. In Italia, la proposta di Direttiva EPBD si cala in un contesto che vede un parco edilizio per il 60% realizzato prima del 1977 e per il 75,4% in classi inquinanti (E, F, G). Solo il 5,5% è stato realizzato in epoca recente, tra il 2016-2021. Per realizzare gli obiettivi previsti dalla Direttiva EPBD al 2033 ogni anno dovrebbero essere ultimati oltre 200.000 interventi su singoli edifici, con un costo che può aggirarsi tra i 40 e i 60 miliardi di euro anno. Si tratta di una mole di investimenti superiore a quella realizzata grazie all’applicazione del cd Superbonus, che ha movimentato 62 miliardi di lavori su circa 360mila edifici.
Il mix energetico del nostro Paese vede oggi un ruolo centrale del gas naturale per i consumi residenziali: grazie a una infrastruttura capillare e diffusa di oltre 300mila km di rete, il gas raggiunge l’82% delle famiglie e collega il 90% dei Comuni italiani.
La decarbonizzazione dei consumi residenziali non si otterrà applicando divieti ma coinvolgendo tutti i consumatori e offrendo loro delle soluzioni sostenibili in relazione ai diversi contesti, architettonici, economici e sociali. È essenziale un approccio basato sulla concretezza e sulla realizzabilità degli interventi.
In quest’ottica, specialmente per il nostro Paese, il contributo dei settori molecolari diventa essenziale e imprescindibile e non può essere escluso a priori senza considerare il rilevante potenziale di decarbonizzazione che possono esprimere garantendo al tempo stesso un’ottimizzazione dei costi.